Dom Val - Pensieri Parole Passioni
venerdì 12 agosto 2016
Profondità del pensiero del Buddha 10 frasi per te
"Coscienza superiore - Pittura (2012) |
Siddhartha Gautama non ha bisogno di presentazioni. Considerato nella tradizione buddista
come "il risvegliato" o "l'illuminato", le sue parole e i suoi insegnamenti hanno travalicato i millenni e ancora oggi sono straordinariamente vivi e fortemente attuali.
Presento una selezione delle frasi del Buddha che personalmente ritengo estremamente significative e illuminanti della profondità del suo pensiero.
1. "Una brocca si riempie goccia a goccia"
Ogni cambiamento, ogni traguardo e ogni piccolo successo non si raggiungono dall'oggi al domani. Sono necessari impegno, dedizione, costanza e pazienza.2. "Ciò che siamo è il risultato di ciò che pensiamo"
Buddha a questo riguardo ha anche aggiunto: "La mente è tutto". I "giusti" pensieri sono ciò che creano la nostra esistenza. I tuoi pensieri determinano le tue azioni; le tue azioni determinano il corso della tua vita.
3. "Trattenere la rabbia e il rancore è come tenere in mano un carbone ardente con l'intento di getterlo a qualcun altro: sei tu quello che viene bruciato"
Imparare a perdonare è il dono più grande che puoi fare a te stesso. Trattenere odio e rancore non porta alcun beneficio né a te né a coloro che ti sono vicino. La libertà passa attraverso il perdono.
4. "Per quante buone parole potrai leggere e pronunciare, quale bene ti arrecheranno se non le metterai in pratica?"
Parlare è facile, non è vero? Sono le azioni quelle che contano. Per crescere è necessario agire, impegnarsi, vivere in pieno la propria esistenza coerentemente con i propri valori e i propri princìpi.
5. "Nel momento in cui proviamo della rabbia, abbiamo già smesso di lottare per la verità e abbiamo iniziato a lottare soltanto per noi stessi"
Cerca sempre di comprendere gli altri, prima di pretendere di essere capito. Facile a dirsi, ma complicato da realizzare. In ogni occasione, sforzati sempre di ascoltare e di osservare la realtà dalla prospettiva altrui. Preoccupati di essere felice, non di avere ragione.
6. "E' meglio conquistare te stesso piuttosto che vincere mille battaglie"
Per conquistare te stesso devi assumere consapevolezza dei tuoi pensieri. Allontana i pensieri che si contrappongono al modo in cui vuoi realizzare la tua vita. Allontana i pensieri che si contrappongono alla realizzazione dei tuoi sogni.
7. "La pace viene da dentro. Non cercarla di fuori"
Non cercare all'esterno la pace e l'armonia che puoi trovare soltanto dentro di te. La pace interiore non giunge da un nuovo lavoro, da un'auto nuova o da un vestito firmato... la pace interiore è una nuova prospettiva e la nuova prospettiva inizia con te.
8. "Cerchiamo di essere riconoscenti"
C'è sempre qualcosa di cui essere grati. Non essere così pessimista se ogni tanto le cose non vanno come vorresti. Sii sempre riconoscente per gli affetti e le persone che già hai vicino a te. Un cuore grato ti rende felice.
9. "L'unico vero fallimento nella vita è non agire in coerenza con i propri valori"
Sappiamo molte cose, ma non sempre facciamo ciò che sappiamo. Non limitarti a consumare informazioni, ma cerca di riflettere autonomamente su ciò che accade intorno a te e agisci sempre in base ai tuoi valori, non in base a ciò che sembra più popolare.
10. "E' meglio viaggiare bene piuttosto che arrivare"
La meraviglia della vita è il viaggio, non la conclusione. Non dobbiamo arrivare da nessuna parte, siamo già nel pieno della vita. Non rimandare la tua felicità a un momento successivo, quando forse raggiungerei degli obiettivi. Cerca la felicità nell'oggi, e goditi il viaggio.
domenica 18 novembre 2012
Metamorfosi - (Era un Lupo)
Guardingo, da sempre costretto a non mostrare mai la sua natura ad occhi che non avrebbero saputo coglierne il valore ma anzi, lo avrebbero additato come pericoloso.
Si sarebbe tenuto alla larga dagli esseri umani, questo si era promesso.
Leccandosi vecchie ferite si aggirava nel grande cerchio di arbusti spinosi avvolti dalla nebbia.
Attirato da un profumo ineguagliabile scovò lei; accovacciata in un giardino luminoso.
Vestita di se stessa molta luce e nient altro..
Forse fu il caso a fare in modo che sarebbe stato attirato proprio dal suo profumo,un sorriso sincero da parte di lei e lo guardò fisso negli occhi facendoli brillare.
Senza mai abbassare lo sguardo anche quando si illuminarono di fiamme incolori, e nessun altro era capace di farlo. In quel momento iniziarono il Vero Cammino..
Guardingo, da sempre costretto a non mostrare mai la sua natura ad occhi che non avrebbero saputo coglierne il valore ma anzi, lo avrebbero additato come pericoloso.
Si sarebbe tenuto alla larga dagli esseri umani, questo si era promesso.
Leccandosi vecchie ferite si aggirava nel grande cerchio di arbusti spinosi avvolti dalla nebbia.
Attirato da un profumo ineguagliabile scovò lei; accovacciata in un giardino luminoso.
Vestita di se stessa molta luce e nient altro..
Forse fu il caso a fare in modo che sarebbe stato attirato proprio dal suo profumo,un sorriso sincero da parte di lei e lo guardò fisso negli occhi facendoli brillare.
Senza mai abbassare lo sguardo anche quando si illuminarono di fiamme incolori, e nessun altro era capace di farlo. In quel momento iniziarono il Vero Cammino..
domenica 23 settembre 2012
Aperitivo Particolare
Aperitivo
Particolare
-Forza
annalisa ... devi prepararti tra poco arrivano gli ospiti!
o
meglio, devi preparaMI pensò annalisa mostrando il suo sorrisetto più malizioso
Venne
bendata, e fatta sdraiare su un tavolo apposito, leggermente inclinato, e
sdraiata comodamente sull’ imbottitura sentiva un brivido mentre venivano
fissate le manette a polsi e caviglie, rendendole praticamente impossibile il
movimento, eccetto poter aprire o chiudere leggermente le cosce.
-
Sai? Sei uno
spettacolo con la benda e quel bikini nero. Affermò mentre squadrava la sua
creatura.
Il
citofono emise il suo suono insistente, gli invitati stavano arrivando!
Lei
si mordeva il labbro inferiore, si stava bagnando.. e il gioco non era nemmeno
iniziato..
venerdì 14 settembre 2012
" Toccata e Fuga "
Tiepido sole dei primi di settembre, qualche nube passa
lenta mentre guardo distrattamente l’ orologio: segna le quattro di pomeriggio
esatte. Benissimo… è da quando non giocavo al monopoli e prendevo possesso di
parco della vittoria che non mi sentivo così entusiasta.. speriamo solo che non
piova!
La guardo per bene mentre ci incamminiamo, un brillare nei
suoi occhi mi avverte che pure lei è in fibrillazione.. quasi quanto me. Le ho
fatto indossare solo il Kee-way,di una taglia molto piccola tra l’altro.
Sotto è completamente nuda ed esposta, e le
sue movenze la rendono ancora più sexy mentre ci avviciniamo al monumento… qualche
passante incuriosito nota il nostro ritmo e nota soprattutto lei, le sue cosce
che sgambettano mentre saliamo i gradini a due a due.
Ci avviciniamo ad una
colonna, gigante, di marmo; le tolgo il keeway e la faccio appoggiare alla
colonna, accenna un brivido mentre i suoi glutei premono contro il marmo.. con
la sua pelle così candida, e il suo corpo statuario da lontano sembra quasi
parte del monumento stesso.
Fiera e nuda si stiracchia e si gode i raggi solari
come se fosse un enorme lucertola, nonostante la sempre più gremita folla
sottostante . – Brava piccola.. sei fantastica… sussurro prima di infilarle la
lingua in bocca davanti al nostro pubblico, al limite tra lo sbigottito e l’
intrigato davanti al nostro inatteso spettacolo.
Passo lentamente le mie dita laddove trovano il suo caldo
nettare, mentre schiude leggermente le cosce per rendersi più accessibile.. per
poi passargliele sulla bocca e tornare a baciarla avidamente.. mentre iniziamo
a sentire le prime goccioline che ci bagnano ora .. pronta alla fuga? Sembro
dirle con lo sguardo. Appena indossato il keeway la afferro per mano e con un
balzo siamo via dal caos che si sta creando.
-DV-
sabato 8 settembre 2012
Gioco di Sguardi
I loro occhi si chiamarono da subito; Con il suo sguardo la spogliava da ogni inibizione.. lei era quasi stranita da questo, ma il suo sguardo magnetico non la mollava un attimo, facendola sentire sensuale e provocante anche con quel semplice vestito scuro. Non le avrebbe dato tregua, lo sentiva chiaramente.
Senza tanti preamboli le si avvicinò e le porse la mano: Andiamo via di qui disse, vieni a casa mia.
- Ma, grazie per l’ invito ..ma.. a dire il vero ero venuta qui solo per prendere un gelato
Non sapeva che altro dire.. un sorriso di circostanza agli altri clienti presenti nel bar prima di lasciarsi guidare dalla mano di quell’ uomo sconosciuto, che al tempo stesso la dava sicurezza con una ferma stretta di mano mentre la portava per mano come una bambina sperduta, ben sapendo che le avrebbe fatto assaporare il gusto della perversione.
Incredibile si disse, mi sembra incredibile! Sto salendo in macchina con un perfetto sconosciuto, eppure mi sento perfettamente a mio agio, insomma… quasi.
Quasi potesse percepire i suoi dubbi l’uomo si voltò verso di lei dopo aver ingranato la marcia…
- Non preoccuparti, ci conosceremo meglio.. mi sei piaciuta da subito
Di sicuro non si può dire perdesse tempo in chiacchiere: la sua mano percorreva e risaliva le sue cosce avidamente mentre sfrecciava per le vie semideserte. Voleva che il tempo si fermava in quell’ istante, voleva che si facesse ancora più audace..stringendo con fermezza.. si teneva alla maniglia laterale sia per la velocità a cui sfrecciava l’ auto sia per godere di ogni minima sensazione che le stava regalando la sua mano sotto la gonna. Voleva un … smise di pensare, chiudendo gli occhi..
Lui aveva accostato e afferrandola per la nuca le diede prova del suo desiderio con un bacio bagnato e interminabile
-Siamo arrivati! - Annunciò.
Dopo un attimo di confusione e stordimento si accorge che da perfetto gentiluomo le sta spalancando la portiera, e scalino dopo scalino sa che sarà una serata impossibile da dimenticare, mentre entra nella casa, antica e arredata con gusto si chiede quando ne uscirà, e cosa porterà con lei come ricordo di quell’ incontro fugace; in sottofondo una leggerissima atmosfera, riconobbe Miles Davis, anche se non aveva
mai amato il jazz.
La fece spogliare rapidamente, in sala.. mentre accendeva il caminetto per riscaldare l’ atmosfera. Uno splendido tappeto lavorato di un rosso acceso, morbido sotto i piedi.
- No, le scarpe tienile! La ammonì duro , quasi freddo.
Obbedendo decise di assecondarlo nel suo immaginario erotico, ora indossava solo le autoreggenti nere e le sue scarpe col tacco. Si sentiva tremendamente sexy, lo era proprio! Si abbandonò totalmente ai sensi mentre nuovamente le sue mani percorrevano le forme del suo corpo.. Poteva sentire le sue dita farsi strada dentro di lei, le sue labbra posarsi su di lei alternando l’ intensità di caldi baci ovunque, mentre il fuoco crepitava nel caminetto.
La fece accomodare su un grande divano di pelle, proprio nelle vicinanze di un grande specchio a figura intera, di quelli dal gusto dei tempi andati, con una ridondante cornice dorata in stile barocco. Poteva notare quanto avesse preso colore il suo viso, ora ancor di più si sentì femmina e vorace come non mai, pronta ad accoglierlo con ingordigia.
Cercava la patta di lui tastando la consistenza della sua eccitazione crescente, anche se con lo sguardo pareva dicesse: Non ancora, un po’ di pazienza…
Il romanticismo si ruppe in parte quando le porse un fallo finto: nero e nodoso si stagliava davanti a lei, prima che le ordinasse di giocare con quello.. una sensazione nuova ed anomala per lei, che non aveva mai usato nessun oggetto per masturbarsi. Non esitò a lungo a dire il vero entrava dentro di lei regalandole grande piacere….ancora meglio, ora che lui dava il ritmo e lo imponeva gradualmente sempre più forsennato, facendo ben attenzione ai gemiti di lei quando crescevano; per poi rallentare,e bloccare il giocattolo dentro di lei immobile nella fica pulsante.
Lasciva si carezzava sempre più intensamente come sapeva fare, cambiando il ritmo e godendo delle sue stesse espressioni di piacere nello specchio. Sapeva che lui voleva vederla così, che lo spettacolo era tutto per lui.
Presto lui si slacciò la cinghia, calò i boxer e avvicinò alle sue labbra carnose il suo “giocattolo” finalmente poteva assaporare il suo oggetto del desiderio.. Mentre lasciava scorrere le sue labbra lungo l’ asta lui continuò finalmente a manovrare il dildo, sbirciando verso lo specchio in un momento di vaga lucidità poteva vedersi nella penombra..
Venne mentre poteva vedersi succhiare lui, essendone al contempo scopata senza remore; venne copiosamente anche lui, inondandola di inconfondibile piacere. Prima di portarla in camera da letto e farla sprofondare in altri eterni momenti di lussuria.
-DV-
I loro occhi si chiamarono da subito; Con il suo sguardo la spogliava da ogni inibizione.. lei era quasi stranita da questo, ma il suo sguardo magnetico non la mollava un attimo, facendola sentire sensuale e provocante anche con quel semplice vestito scuro. Non le avrebbe dato tregua, lo sentiva chiaramente.
Senza tanti preamboli le si avvicinò e le porse la mano: Andiamo via di qui disse, vieni a casa mia.
- Ma, grazie per l’ invito ..ma.. a dire il vero ero venuta qui solo per prendere un gelato
Non sapeva che altro dire.. un sorriso di circostanza agli altri clienti presenti nel bar prima di lasciarsi guidare dalla mano di quell’ uomo sconosciuto, che al tempo stesso la dava sicurezza con una ferma stretta di mano mentre la portava per mano come una bambina sperduta, ben sapendo che le avrebbe fatto assaporare il gusto della perversione.
Incredibile si disse, mi sembra incredibile! Sto salendo in macchina con un perfetto sconosciuto, eppure mi sento perfettamente a mio agio, insomma… quasi.
Quasi potesse percepire i suoi dubbi l’uomo si voltò verso di lei dopo aver ingranato la marcia…
- Non preoccuparti, ci conosceremo meglio.. mi sei piaciuta da subito
Di sicuro non si può dire perdesse tempo in chiacchiere: la sua mano percorreva e risaliva le sue cosce avidamente mentre sfrecciava per le vie semideserte. Voleva che il tempo si fermava in quell’ istante, voleva che si facesse ancora più audace..stringendo con fermezza.. si teneva alla maniglia laterale sia per la velocità a cui sfrecciava l’ auto sia per godere di ogni minima sensazione che le stava regalando la sua mano sotto la gonna. Voleva un … smise di pensare, chiudendo gli occhi..
Lui aveva accostato e afferrandola per la nuca le diede prova del suo desiderio con un bacio bagnato e interminabile
-Siamo arrivati! - Annunciò.
Dopo un attimo di confusione e stordimento si accorge che da perfetto gentiluomo le sta spalancando la portiera, e scalino dopo scalino sa che sarà una serata impossibile da dimenticare, mentre entra nella casa, antica e arredata con gusto si chiede quando ne uscirà, e cosa porterà con lei come ricordo di quell’ incontro fugace; in sottofondo una leggerissima atmosfera, riconobbe Miles Davis, anche se non aveva
mai amato il jazz.
La fece spogliare rapidamente, in sala.. mentre accendeva il caminetto per riscaldare l’ atmosfera. Uno splendido tappeto lavorato di un rosso acceso, morbido sotto i piedi.
- No, le scarpe tienile! La ammonì duro , quasi freddo.
Obbedendo decise di assecondarlo nel suo immaginario erotico, ora indossava solo le autoreggenti nere e le sue scarpe col tacco. Si sentiva tremendamente sexy, lo era proprio! Si abbandonò totalmente ai sensi mentre nuovamente le sue mani percorrevano le forme del suo corpo.. Poteva sentire le sue dita farsi strada dentro di lei, le sue labbra posarsi su di lei alternando l’ intensità di caldi baci ovunque, mentre il fuoco crepitava nel caminetto.
La fece accomodare su un grande divano di pelle, proprio nelle vicinanze di un grande specchio a figura intera, di quelli dal gusto dei tempi andati, con una ridondante cornice dorata in stile barocco. Poteva notare quanto avesse preso colore il suo viso, ora ancor di più si sentì femmina e vorace come non mai, pronta ad accoglierlo con ingordigia.
Cercava la patta di lui tastando la consistenza della sua eccitazione crescente, anche se con lo sguardo pareva dicesse: Non ancora, un po’ di pazienza…
Il romanticismo si ruppe in parte quando le porse un fallo finto: nero e nodoso si stagliava davanti a lei, prima che le ordinasse di giocare con quello.. una sensazione nuova ed anomala per lei, che non aveva mai usato nessun oggetto per masturbarsi. Non esitò a lungo a dire il vero entrava dentro di lei regalandole grande piacere….ancora meglio, ora che lui dava il ritmo e lo imponeva gradualmente sempre più forsennato, facendo ben attenzione ai gemiti di lei quando crescevano; per poi rallentare,e bloccare il giocattolo dentro di lei immobile nella fica pulsante.
Lasciva si carezzava sempre più intensamente come sapeva fare, cambiando il ritmo e godendo delle sue stesse espressioni di piacere nello specchio. Sapeva che lui voleva vederla così, che lo spettacolo era tutto per lui.
Presto lui si slacciò la cinghia, calò i boxer e avvicinò alle sue labbra carnose il suo “giocattolo” finalmente poteva assaporare il suo oggetto del desiderio.. Mentre lasciava scorrere le sue labbra lungo l’ asta lui continuò finalmente a manovrare il dildo, sbirciando verso lo specchio in un momento di vaga lucidità poteva vedersi nella penombra..
Venne mentre poteva vedersi succhiare lui, essendone al contempo scopata senza remore; venne copiosamente anche lui, inondandola di inconfondibile piacere. Prima di portarla in camera da letto e farla sprofondare in altri eterni momenti di lussuria.
-DV-
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